Dalla vite al bicchiere: come produciamo il FIOL Prosecco.


Stiamo per stappare la bottiglia dell’incredibile viaggio che porta al FIOL Prosecco, rivelando le tappe del processo alchemico che dà vita a questo amatissimo vino spumante italiano.

1 tappa: Le uve – Al cuore di ogni bottiglia di Prosecco regnano le uve di Glera, protagoniste assolute di questa storia. Coltivate nella pittoresca regione di Treviso e della sua marca, le uve di Glera offrono un delizioso mix di sapori freschi di mela verde, pera e agrumi, con delicate note floreali. È l’uva perfetta per creare un Prosecco spumante.

2 tappa: la vendemmia – Le giuste tempistiche / Il tempismo è tutto nella vinificazione e il Prosecco FIOL non fa eccezione. Le uve vengono accuratamente raccolte tra la fine dell’estate e l’inizio dell’autunno, proprio quando raggiungono il perfetto equilibrio tra zuccheri e acidità. Questo tempo preciso garantisce che il vino metta in risalto la vera essenza dell’uva Glera.

3 tappa: La pigiatura – Una volta che la vendemmia è terminata, le uve vengono spremute delicatamente per estrarne il succo. Questo processo è fondamentale per preservare al meglio gli aromi e profumi delicati delle uve e rendere minima la presenza di elementi amarotici.

4 tappa: la prima fermentazione – Giunge ora il momento magico; il succo d’uva estratto subisce la prima fermentazione in cisterne di acciaio inox. Durante questa fase, il lievito converte gli zuccheri naturali in alcol, dando vita al vino fermo, che diventerà poi la base per il Prosecco.

5 fase: Il metodo Charmat – Arriva ora la parte che conferisce al Prosecco la sua caratteristica effervescenza. La seconda fermentazione avviene con il metodo Charmat, detto anche ‘tank method’. In questo processo, il vino fermo viene trasferito in serbatoi pressurizzati di acciaio inossidabile, insieme ad una dose di lievito e zucchero. Poiché la fermentazione avviene in serbatoi sigillati, l’anidride carbonica resta intrappolata creando quelle deliziose bollicine che tutti noi amiamo.

6 tappa: Imbottigliamento – Dopo la seconda fermentazione, il vino è lasciato decantare nelle cisterne per alcune settimane per permettere ai sapori e profumi di evolversi e alle bollicine di svilupparsi completamente.

Una volta che l’enologo è soddisfatto dal carattere del vino, viene accuratamente imbottigliato, pronto a deliziare voi e i vostri ospiti. L’apice di questo incredibile viaggio sta in ogni momento in cui si stappa una bottiglia di FIOL Prosecco. Ogni bicchiere racchiude la cura, la passione e la tradizione impiegate nella lavorazione di questo amatissimo vino spumante.