L’Italia in un sorso: sveliamo le origini del Prosecco


Originario delle regioni dell’Italia nord-orientale, il Prosecco affonda letteralmente le sue radici nei paesaggi suggestivi del Veneto e del Friuli Venezia Giulia. L’origine di questo elisir spumeggiante viene fatta risalire a secoli fa, quando i rigogliosi vigneti e gli infaticabili viticoltori delle nostre terre hanno dato vita ad una storia che continua ad affascinare i palati di tutto il mondo.

Le prime notizie documentate del Prosecco risalgono agli inizi del XVI secolo. Al tempo la popolazione locale lo chiamava “vino prosecco” per via del vitigno Glera utilizzato nella sua produzione che nella regione veniva comunemente chiamato “Prosecco”. Il vino guadagnò rapidamente popolarità, soprattutto nelle zone di Conegliano e Valdobbiadene, dove le caratteristiche uniche del territorio gli conferiscono un piacevole equilibrio di aromi fruttati e vibrante acidità.

Verso la fine del XIX secolo, il fenomeno del Prosecco raggiunse l’apice, diventando un vino frizzante apprezzato non solo in Italia ma ben oltre i suoi confini. Tuttavia, fu solo negli anni ’60 e ’70 che il Prosecco conobbe il suo vero rinascimento, grazie ai progressi nelle tecniche di vinificazione e all’istituzione del sistema di denominazione Prosecco D.O.C. (Denominazione di Origine Controllata).

Ad oggi il Prosecco è molto più di una prelibatezza regionale: è un’icona globale per le occasioni di convivialità. Il suo carattere armonioso e spumeggiante ha conquistato il cuore delle persone di tutto il mondo, rendendolo una scelta popolare per brindare a momenti unici e speciali. Sorseggiato da solo o come base per cocktail spumeggianti, il fascino del Prosecco non conosce limiti.